il Muro, 10 Elementi,
10 Comandamenti

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…L’arte neomoderna di Serena Tallarigo, in costante equilibrio tra rinnovamento e tradizione, ancorché segnata da originali invenzioni e novità, privilegia la misura e la proporzione, insieme con la trama narrativa e il colore, analogamente all’arte dei periodi summenzionati e appare come novella emieneutica di una contemporaneità progressiva e di vigilia.

…Tallarigo si esprime con splendida genuinità e grazia, con schiettezza e armonia ben rare nei momenti della transizione e dell’indeterminatezza e dopo i tempi iperbolici dell’immediatismo, producendo, un’arte inattuale, cioè disancorata da militanti idee del mondo, che ha le caratteristiche dell’entelechia aristotelica per la puntuale incongruenza di progetto e attuazione, e per la felice sincronia di forma e contenuto La sua fulgida scultura narra oscillanti storie umane con le modulazioni neomoderne e tardo-classiche dell’alternanza di spazi· pieni a spazi liberi. Sono storie lievemente richiamate in simmetria e tuttavia ben definite, presentate con effetti di luminosità sbalzata rincorrentesi sulla superficie di un riottoso e fragile marmo lavorato con antichi e italiani amore e sapienza. . `

Di grande pertinenza è lo stesso tema del muro e delle mura che cosi trasversalmente hanno segnato la storia dell’umanità: rovine per la rammemorazione, evocazioni di tracce e vestigia divenute simboli irrinunciabili dell’immaginario odierno, dal muro del pianto alla muraglia cinese, alle metafore sartriane e montaliane.

Oggi, sotto l’impulso di enormi forze dell’appiattimento ma anche della comunicazione, i muri si stanno sbriciolando, comportando azzeramenti e rimesse in discussione di “ordini” esistenti.

In questo progetto; il muro e le mura permangono come un invito a riflettere su ciò che è stato ineludibile e le cui orme di divisività ancora portiamo con noi ma che potrebbero sparire per Fumanita del futuro se i muri verranno letti non come termini di divisione necessaria e perenne

ma come accidentali elementi di provvisorie ontologie che sono state quelle che sono state, facitrici e atterratrici di barriere nel perseguimento del loro diritto a costruire ostacoli ma anche ad abbatterli per sognare pienezze d’esistenza senza figmenti di opposizione e di diversità da ghettizzare e discriminare.

Luigi Furlanis Sera

Estratto dal quotidiano — <Il Popolo Italiano>, Philadelphia, USA, luglio, 1992.

 

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“Io faccio del muro un’esperienza personale, un interiore itinerario di me stessa. Lavorando a questo progetto, divento io stessa esperienza, relazionandomi con la mia realtà come un istante tra molti accadimenti.
Gli accadimenti mi fanno essere, mi fanno agire, mi fanno vedere, mi fanno pensare e mi fanno sentire. Tutto ciò è Presenza, mentre il Muro diviene presenza di sensazioni dentro me stessa. Il Muro non ha, non ha più, scopi funzionali e diviene astratta definizione. Il nerbo dell’essere me stessa consiste in un interno elemento di conflitto che si trasmette al pensiero e all’azione, in una esperienza concreta cioè dove i valori sociali e individuali s’incrociano nel tempo e nello spazio. E’ ciò che io chiamo Assoluto uno stato mentale e spirituale che si verifica o vanifica con le sensazioni e le diverse emozioni.
I miei dieci Comandamenti sono il risultato di esperienze di vita che traducono il volere e il rifiuto, la conflittualità e il contrasto interiori.
Queste esperienze sono divenute un metro di valutazione e un’etica comportamentale dove mito e ideologia s’incontrano nell’immaginaria assunzione di eventi.
I dieci Elementi acquistano forma in una realtà che connette l’emotivo al visuale. Elementi di natura e tecnologia nel tempo. Mito e ideologia s’incontrano nella ripetizione : 10 Mura diventano un solo Muro con una
perdita di funzionalità; un itinerario interiore definisce di più il bisogno di mito che non il suo uso; una lingua poetica è necessaria a tradurre una visione creativa come mezzo di sopravvivenza.”

Estratto dal libro “Il Muro”

la caduta dell’ombra
interno
imprigionamento